Anche tu milionario... Anch’io ho letto quel libro e ho addirittura frequentato il corso. Ma sì, dai, quel libro che ti spiega come pensa la gente ricca, cosa fa la gente ricca e alla fine, coerentemente, ti vende un corso in cui ti trasformerà in una persona pronta a diventare ricca. Che esperienza. Ho visto gente senza soldi impegnarsi legalmente a pagare svariate migliaia di euro per frequentare seminari in cui avrebbe imparato a diventare milionaria. Ho visto gente benestante tornare da quei corsi e sputtanarsi per 100 (cento) euro di debito.
E quindi ho capito: la motivazione a diventare ricchi è tra le più diffuse e tra le più potenti. Sembra che a questa gente non importi diventare abile in qualcosa o meritarsi quei soldi... No, le importa solo diventare ricca, molto ricca… E le importa a tal punto da essere pronta a spendere soldi per farlo e a costo di imbruttirsi o di compiere la volontà altrui per riuscirci. Perché? Pensaci bene, perché tutto questo? Ma per scappare dal lavoro, naturalmente.
Siccome per molti, troppi, forse addirittura per la maggior parte delle persone, il lavoro (ricorda: barattare il proprio tempo e la propria energia con il denaro) è l’unica prospettiva rimasta, in tante vogliono diventare ricche per essere libere e per riappropriarsi del proprio tempo e delle proprie energie (e magari aiutare il partner o gli amici a fare lo stesso).
Il tentativo di evasione funziona? Per qualcuno sì, per chi ama la vendita, per esempio.
"Quando qualcuno non vive al massimo, non sembra stare tanto bene, non si comporta bene, non cammina neanche bene. La maggior parte della gente è morta ancora prima di essere seppellita, ecco perché i funerali sono così tristi. La maggior parte della gente si arrende troppo facilmente, accetta la paglietta corta, compete per premi insignificanti e diventa insignificante. Non mi aspetto che siano tutti geni ma non avrei mai immaginato che così tanti corressero incontro all'idiozia con tale aplomb."
Charles Bukowski
Le persone ricche, di solito, seguono una formula ben diversa da quella proposta dai guru della ricchezza (a proposito, hai mai notato che nessuna persona di successo è mai stata da un guru della ricchezza prima di diventare famosa?) e naturalmente io ho più domande che risposte, ma mi sembra che l’atteggiamento di uno come Keith Richards possa avvicinarsi a qualcosa del genere:
- fai solo quello che ti piace e fallo con convinzione, se non hai così tanto coraggio, fallo il più spesso possibile
- impegnati per dare il meglio di te, non importa se non sempre ci riesci
- vivi con intensità l’esperienza e condividi il tutto con generosità
- relazionati affettuosamente con gli altri
- fai pace con il tuo passato (ma anche no)
Insomma, piacere + intensità + generosità = una vita che ha senso. Evidentemente, un approccio del genere non è propriamente replicabile su larga scala e ognuno dovrà adeguarlo alle proprie esigenze.
“Chiunque ha talento. Ciò che è raro è il coraggio di seguire quel talento nel luogo oscuro a cui conduce.”
Erica Jong
mattia:lualdi