Il termine
cimatica designa la teoria elaborata dallo studioso svizzero Hans Jenny che dimostra l’effetto morfogenetico delle onde sonore: in sostanza,
le vibrazioni danno forma alla materia, proprio come il pensiero crea un campo elettrico (perché le sinapsi costituiscono una scambio di corrente tra i neuroni) e le emozioni creano un campo magnetico (come può verificare facilmente chiunque si ritrovi accanto a qualcuno che stia vivendo forti emozioni).
Il termine deriva dal greco kymatika (κυματικά) e significa “studio sulle onde”, da kyma (κΰμα) che significa appunto “onda”.
Nel XVIII secolo, dopo i primi esperimenti di Galileo Galilei nel 1630 e di Robert Hooke nel 1680, il musicista e fisico tedesco Ernst Chladni osservò come i modi di vibrazione di una membrana o di una lastra possono essere visualizzati cospargendo la superficie vibrante con una polvere sottile (per esempio, farina o sabbia fine).
La polvere si sposta per effetto della
vibrazione e si accumula progressivamente nei punti in cui la vibrazione è nulla.
Sollecitando in modi diversi la vibrazione della superficie si osservano di volta in volta solo alcuni degli infiniti reticoli nodali propri del corpo vibrante.
Come spesso succede, le immagini possono rendere immediatamente comprensibile ciò di cui stiamo parlando:
GUARDA IL VIDEONel 1967 il medico svizzero Hans Jenny ha pubblicato il primo studio in cui dimostra l'esistenza di un sottile potere attraverso il quale
il suono struttura la materia.
La sabbia fine (o un’altra sostanza simile) si organizza in strutture caratterizzate da forme geometriche che ricordano i mandala e che possono essere considerate la
manifestazione visibile della forza invisibile del
campo vibrazionale.
Un esperimento impressionante fu l’osservazione dell’effetto della vocalizzazione in sanscrito dell’
Oṃ, perché la polvere rispondeva alle vibrazioni sonore generando un cerchio con un punto centrale, cioè lo stesso simbolo con il quale le antiche popolazioni rappresentavano lo stesso
Oṃ.
Come sosteneva Pitagora:
"la geometria delle forme è musica solidificata”.
Naturalmente, l’onda sonora non influenza la forma del corpo vibrante (né la forma dei suoi reticoli nodali strutturali), tuttavia, la disposizione della sabbia cambia per effetto della vibrazione e l'immagine formata dalla sabbia è influenzata dallo spettro di frequenze della vibrazione:
non è forse un perfetto esempio naturale di incontro, confronto, scambio e relazione?Il secondo capitolo della prima parte della
Costituzione di ULOOP, il Codice Etico, incomincia con un’affermazione essenziale:
"nella presente Costituzione è garantita certezza di parola e significato”.
Concetto ripreso nel secondo capitolo della terza parte della
Costituzione, i Procedimenti Disciplinari:
“l'intenzione di trovare cavilli corrisponde a un conscio intento di fraintendimento ed è considerata inumana”.
Come si può notare da questi enunciati, posti all’inizio e al termine della Costituzione, il Potere della Parola è tenuto in grande considerazione all’interno di ULOOP.
E che cos’è la
parola, se non vibrazione? Quante volte perdiamo di vista il vero significato e, di conseguenza, il vero
potere delle parole? Quante volte pensiamo di “non fare nulla di male” usando le parole impropriamente o ritenendo di poterci permettere di interpretarle con leggerezza?
Facciamo un esempio concreto.
Recentemente, mi è capitato di dover precisare la differenza tra:
-
accusa = viene prodotta la
prova di un
dolo e di un
danno-
illazione = viene dichiarato che
forse qualcuno ha commesso un
dolo, ma non viene fornita alcuna prova di danno
-
diffamazione = viene dichiarato un danno e viene accusato qualcuno, ma senza portare le prove del dolo
Quindi, usare la parola accusa al posto della parola
illazione è un perfetto esempio di
mancanza di
“certezza di parola e significato”.
Usare la parola accusa al posto della parola
diffamazione è un perfetto esempio di
“un conscio intento di fraintendimento”.
Se all’apparenza questo può sembrare un discorso capzioso e puramente speculativo, la cimatica ci fa capire invece che si tratta di un ragionamento eminentemente energetico e specificatamente pratico.
Concludo quindi con uno spunto di riflessione: come possono migliorare le nostre relazioni nel momento in cui ci concentriamo sul potere creativo dei termini che
decidiamo di utilizzare?
mattia:lualdi