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02/05/2023
Salute e benessere

L’Ileo – PSOAS
L’Ileo – PSOAS
Considerazioni sul muscolo fondamentale per il sistema viscerale

Il muscolo Ileo-Psoas studiato già 8000 aa fa veniva definito dai cinesi il muscolo del mistero, in India il muscolo dell’anima, avendo quindi compreso il suo coinvolgimento in tutte le reazioni emozionali (ansia e paura ad es.), legato all’istinto naturale della difesa o dell’attacco.
Gli antichi dicevano che tanto più lo Psoas è flessibile tanto più il flusso della vita e il rapporto con il mentale è in equilibrio.
È il muscolo che gli animali e gli atleti usano per saltare gli ostacoli in corsa, importante perché è un organo di percezione e molto sensibile all’Adrenalina.
È un muscolo rettiliano: “ogni animale che si prepara a correre o affrontare un’ostacolo ha bisogno dello Psoas”.

Nella sua componente iliaca mantiene la curvatura della lordosi lombare in equilibrio. Ci permette di alzarci da terra quando siamo sotto carico, quando dobbiamo prendere un peso e lo dobbiamo alzare per trasportarlo.
È l’unico muscolo che coinvolge il diaframma, la colonna, la gamba e i visceri. Si mette insieme all’Ileo anche se più basso e non ha contatti con la colonna.
Tanto più abbiamo una iper o ipo lordosi tanto più va in sofferenza, pone il bacino in avanti, coinvolto nel cammino e nell’alzare le gambe.
È un centro energetico importantissimo, anche in relazione alle articolazioni con cui si collega, Nelle situazioni di iposurrenalismo lavorando sullo Psoas e sul diaframma si “ricaricano le batterie”.

Iposurrenalismo: l'insufficienza surrenalica è una malattia cronica causata dall'incapacità delle ghiandole surrenali di produrre una quantità sufficiente di ormoni, rispetto ai bisogni dell'organismo. Localizzate sulla porzione superiore di ciascun rene, le ghiandole surrenali sono costituite da una parte corticale (all'esterno) e da una midollare (all'interno), ognuna delle quali svolge funzioni endocrine distinte.In particolare, la corteccia surrenale secerne un gruppo di ormoni definiti come adrenocorticoidi, che comprendono: mineralcorticoidi (principalmente aldosterone), glucocorticoidi (come il cortisolo) e gli ormoni sessuali (androgeni). La midollare del surrene, invece, contiene cellule cromaffini che secernono catecolamine (tra cui adrenalina, noradrenalina e dopamina).

Nelle Sclerosi, ad esempio, il lavoro profondo su questo muscolo da subito una sensazione di leggerezza e di maggiore energia.
Nel Parkinson dove abbiamo una chiusura del tronco verso l’avanti, un generale rallentamento con una riduzione dell’ampiezza diaframmatica è uno dei primi muscoli da prendere in considerazione oltre ai diaframmi per migliorare la respirazione, la mobilità del tronco e degli arti inferiori.
È coinvolto in modalità diverse in tutte le problematiche gastro enteriche.
Possiamo affermare che per valutare da un punto di vista strutturale il sistema immunitario questo è il muscolo principale da considerare con il diaframma.

Inserzione e rapporti con i visceri

Inserzione prossimale: da T12 a L4, L5 parte profonda
Inserzione distale: piccolo trocantere del femore
Azione meccanica:
  • Flette la coscia sul bacino e la extraruota.
  • A inserzione distale fissa porta il bacino in antiversione e flette il tronco sugli aa inferiori mantenendo il rachide lombare in estensione.
  • Collabora alla flessione laterale della colonna vertebrale

Ruolo posturale:
  • La retrazione bilaterale mantiene il rachide lombare in iperlordosi e il bacino in antiversione
  • La retrazione monolaterale porta la coscia in flessione, abduzione ed extrarotazione

Psoas e Visceri

Lo Psoas è posteriore al sacco peritoneale (il “sacco” che avvolge i visceri) e adiacente a più visceri:

  • Il diaframma, che è un muscolo, essendo a diretto contatto anche lui con più visceri risente enormemente dei riflessi di questi
  • Duodeno e Pancreas
  • Vena cava inferiore ed Aorta
  • Il colon ascendente a dx con inclusa la VIC (Valvola Ileo Cecale), colon discendente e retto a sx
  • Reni e surreni
  • Apparato genitale
Quando si dice che è posteriore e adiacente al peritoneo significa che è praticamente adeso a questo, tenendo presente che il peritoneo è estremamente sottile lo PSOAS risente moltissimo della salute dei visceri. Da un punto di vista fisiologico quando il sistema viscerale è intossicato cercherà di scaricare le tossine con i vari organi emuntori ma quando questi non saranno in grado di assolvere la loro funzione dove andranno le tossine? Nei muscoli! Qual è il muscolo più a contatto con i visceri? Lo PSOAS e il diaframma. Ma il diaframma non si può permettere di fermarsi…

Quindi il muscolo da considerare in modo primario quando si pensa a uno di questi visceri o ci troviamo con un dolore dorso-lombare, inguinale, etc. è lo PSOAS.

Facciamo alcuni esempi:
  • Dolore dorsale o lombare: rene, colon, duodeno, pancreas
  • Dolore sacrale: apparato genitale, retto
  • Dolore inguinale: apparato genitale, retto, VIC
  • Dolore all’anca: PSOAS come riflesso di uno degli organi citati
  • Dolore all’articolazione del ginocchio: PSOAS come riflesso di uno degli organi citati
Ovviamente non abbiamo solo la vicinanza con il peritoneo ma anche un sistema nervoso, vascolare e linfatico che fanno interagire la struttura muscolo scheletrica con i visceri avendo quindi la possibilità di relazionare anche a distanza un problema di intolleranza ad un particolare elemento (glutine, lieviti, latticini, etc.) con un dolore interno al ginocchio ad esempio.

Possiamo avere quindi un riflesso somato viscerale dove un disturbo alle ossa o nei tessuti intorno alla colonna provoca l’irritazione di un’organo. Oppure un riflesso viscero somatico quando l’irritazione ha origine in un organo causando problemi alla colonna vertebrale. Questi meccanismi si richiamano alla facilitazione dei segmenti della colonna dove un determinato segmento della colonna (ad es. L2) ha il suo nervo eccessivamente stimolato (compressione, intossicazione etc.) oltre la propria soglia di equilibrio e questo porterà a scariche di impulsi irritanti verso i muscoli, le articolazioni ed infine verso gli organi.

Il corpo cerca sempre di mantenere un’equilibrio ma cerca anche di evitare sforzi anche perché tendenzialmente non viene ascoltato!

Se manda un segnale come un blocco lombare o se preferite il colpo della strega, tendenzialmente con un paio di farmaci per 5-6 giorni tutto torna alla normalità. Questo è quello che si pensa ma nella realtà la colonna e i relativi muscoli si inclineranno, fletteranno, ruoteranno anche di mezzo grado per evitare di comprimere ad esempio una parte dell’addome o della colonna, facendo si che il diaframma perda una impercettibile componente del suo movimento.
Difficilmente ci si ferma e ci si chiede il perché ci siamo bloccati. È più semplice addurre un motivo banale come l’aver spostato il vaso in terrazza della suocera…!

In generale dobbiamo considerare, non solo per lo PSOAS, un muscolo, un tendine e un legamento che si inserisce all’osso. Quando parliamo di muscoli ci riferiamo a concetti di potenza e forza in rapporto ai movimenti che facciamo. Secondo alcuni autori il tendine è collegato alla svalutazione nel presente mentre il legamento sarà collegato alla svalutazione trasposta nel futuro quindi all’anticipazione come ad esempio: “se giocherò male come questa sera, domenica al torneo sarà una disfatta!”.

Secondo altri autori un problema allo PSOAS si riferisce al “conflitto del Riccio” che è pronto a combattere, correre, arricciarsi come una palla protettiva. Come se ci ponessimo in posizione fetale di chiusura che è sempre legata alla paura e al “lasciami/lasciatemi stare”, “non voglio più essere toccato”. Spesso può andare in sofferenza quando tratteniamo il respiro in modalità anomala in una situazione di ansia. È collegato alle situazioni dove si percepiscono segnali di pericolo. Molte situazioni anche dolorose di sacro-iliache in realtà si possono risolvere trattando lo Psoas. Ha un rapporto con l’intestino, rene, surrene, vescica e utero con problemi di cisti ovariche o problemi ginecologici (mestruo doloroso) che possono dare problemi allo Psoas.

Nella pratica di chi vuole migliorare le proprie prestazioni sportive o in chi ha un problema generico di lombalgia proponiamo qui un semplice esercizio di stretching che sicuramente se fatto con costanza metterà in evidenza i suoi benefici.

Esercizio
: i due piedi guardano verso l’avanti, il bacino è frontale, tronco eretto, ginocchio posteriore in estensione. Mettere attenzione alla respirazione, sguardo verso l’avanti, evitare di sentire “fastidio” ma percepire solo la tensione muscolare per 60 secondi su entrambi i lati.
Il corpo vibra, respira e si muove. È affascinante, per gli osteopati e per chiunque interagisca con un’organismo, sentire la forza vitale nei tessuti, nei liquidi, nei vuoti tra questi permettendo di esprimersi nella sua manifestazione.
La sfera viscerale vive, scambia, interagisce con l’intero organismo e l’ambiente circostante. Pensare di trattare un viscere separatamente dal suo contesto è impensabile. Viceversa pensare di trattare un muscolo adiacente ai visceri, come lo PSOAS, senza considerare visceri, struttura, sistema linfatico e vascolare è assolutamente sciocco.
Gli organi e il sistema muscolare possono essere considerati contenitori di memoria. Ogni organo lo fa in maniera diversa creando un “dialogo” continuo tra sistemi sottocorticali e organi.
La malattia e la patologia organica può essere interpretata come un messaggio che il corpo continua a ricevere o produrre per trasmettere informazioni. Quindi possiamo indicare la malattia come una “comunicazione mancata”. Questa alterazione si esprimerà a livello neuroendocrino, neurovegetativo ed ovviamente immunitario allontanando l’organismo dal suo stato di equilibrio e omeostasi.
Dobbiamo considerare che non si vive solo nel presente reale ma anche nell’immaginario e nel simbolico. Quindi le radici delle afflizioni risiedono non solo nei “fatti” ma anche nei pensieri, gesti, parole, conscio e inconscio. Teoricamente il terapeuta non dovrebbe cambiare la malattia ma l’atteggiamento del paziente nel confronto di essa. La malattia non è fuori programma, ma è nel programma!


andrea:bertini


Bibliografia

Lezioni di Osteopatia scuola CERDO
Lezioni di Omeopatia e Decodifica scuola MIRDAD
Manuale di Stretching di U. Mosca e AAVV, Red Edizioni
La terapia unificata di tutto, M. Forza, ed Dudit
L’approccio osteopatico al sistema gastrointestinale, principi di osteopatia informazionale, R. Pagliaro, ed. G. MA

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